Terra Nostra a convegno: "Rafforzare la destra per ricostruire l'Italia"
Palazzo Stelline ha ospitato il convegno di Terra Nostra "Rafforzare la destra per ricostruire l'Italia". La sigla nata per allargare confini e consenso di Fratelli d'Italia vuole parlare all'elettorato moderato del vecchio Pdl ma anche all'estrema destra post-missina. Obiettivo di Giorgia Meloni? Quota 10%
"Rafforzare la destra per ricostruire l'Italia": questo il titolo della manifestazione che si è volta venerdì al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta a Milano. A promuovere l'iniziativa Fratelli d'Italia, o meglio la nuova sigla "Terra Nostra", nata per allargare i confini ed il consenso del partito di Giorgia Meloni. La sala da quattrocento posti con tanta gente in piedi, sembrerebbe confermare il trend positivo di FdI, sulla scia della crescita delle destre nazionaliste populiste in tutta Europa. Non a caso, Giorgia Meloni ci tiene subito a fare sapere alla entusiasta platea di avere pranzato con Marine Le Pen (peraltro ospite ufficiale, non del suo partito ma della Lega di Matteo Salvini). A condurre questa operazione di apertura alla società civile e anche ad altre esperienze politiche, che porteranno ad un congresso costituente, la nuova sigla identitaria Terra Nostra. Ed infatti, alla riunione, oltre alla Meloni, non hanno parlato i pur presenti vertici locali della ex Alleanza Nazionale (ovvero Ignazio La Russa, Riccardo De Corato e Carlo Fidanza) ma l'onorevole Walter Rizzetto (ex referente del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo in Veneto, con un passato nel Fronte della Gioventù), l'ex parlamentare liberale Gabriele Pagliuzzi (patron del parco espositivo di Novegro), il noto commercialista milanese Luigi Reale, ed altri amministratori locali, del centrodestra e di liste civiche, e rappresentanti della cosiddetta società civile. Presente, con un nutrito gruppo di militanti, anche il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini che salutava tutti e distribuiva i biglietti da visita tricolori del suo circolo Destra per Milano. Infatti, parallelamente alla operazione Terra Nostra, rivolta all'elettorato moderato del vecchio Pdl, la Destra Sociale di Luca Romagnoli (già europarlamentare e segretario della Fiamma) sta cercando di far convogliare in questo progetto sigle, gruppi ed esponenti della estrema destra post-missina, tradizionalista e cattolica. "Non sarà facile ma il nostro obbiettivo politico è recuperare e ricompattare l'elettorato di destra e superare il 10% alle prossime elezioni" dice un fiducioso dirigente di FDI, Massimo Parise, già braccio destro di Daniela Santanchè.
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